giovedì 4 agosto 2016

Riflessioni d'estate

                                                     



                                             


Devo aver letto da qualche parte che percorsi poco lineari portano (in genere) a risultati di successo.
Beh, se così fosse ci sono discrete probabilità di realizzare qualcosa di buono! 

Diciamo che di lineare nella mia vita c'è davvero molto poco, basti pensare che mi sono laureata in giurisprudenza pur essendomi poi categoricamente rifiutata di intraprendere il percorso "normale" che tutti (o quasi tutti) i neolaureati percorrono dopo aver finito l'università, e cioè pratica forense e esame di stato (sorvolerò sulle dinamiche a dir poco aberranti di entrambe le esperienze, per fortuna vissute solo di riflesso grazie ai racconti delle mie amiche).

Vi starete chiedendo allora perchè mi sono iscritta proprio a legge con milioni di altre facoltà esistenti, sì, ve lo state chiedendo...è la domanda che mi viene fatta più di frequente dopo "mi ripeti il tuo nome per favore?" quando mi presento a persone nuove.

La verità è che non lo so bene neanche io, mi piaceva l'idea di poter studiare qualcosa che, in fondo, fa parte della nostra quotidianità...il diritto sembra una cosa lontana, astratta, ma alla fine è molto più vicino a noi di quanto non pensiamo. 
Ai tempi (che mi sembrano ormai lontanissimi) dei miei esami di diritto penale, diritto privato ecc.ecc. mai avrei pensato di ritrovarmi un giorno ad appassionarmi a qualcosa di manuale. 

Mai e poi mai. Giuro.

Mi immaginavo in qualche bell'ufficio, ad avere degli orari standard e uno stipendio sicuro a fine mese, magari con 2 o 3 figli e un bel marito al seguito.

E invece no, neanche nella mia vita privata ho mai seguito nulla di lineare, per niente proprio direi. Ho percorso strade sbagliate, sentieri al contrario, mi sono persa e ritrovata più volte ma ora, con il senno di poi, posso dire che è stato tutto molto bello e oggi sono contenta di quel che è stato e di quel che sono.

Mai nella vita avrei pensato che mi sarei un giorno approcciata al mondo dell'handmade e del cucito, ancora meno immaginavo che avrei meditato a lungo sull'ipotesi di seguire un corso professionale per potermi migliorare e apprendere tutto ciò che da autodidatta non riesco più ad imparare.

E' questa l'idea che mi balena in mente già da un pò e che mi sta portando a fare scelte e a prendere decisioni che meno di un anno fa non avrei neppure preso in considerazione.

Questi i miei pensieri e le mie riflessioni nei giorni caldi di un' estate che mi ha regalato piccole, piccolissime soddisfazioni senza le quali però non avrei mai avuto la spinta per guardarmi intorno e per credere di poter andare un pò più in là...e provare...e forse osare, un pò...solo un pò, quel tanto che basta per permettere a me stessa si sentirsi ancora un pò in bilico tra sogno e realtà, per ricordare alla ragazza che ero ai tempi dell'Università che se anche le cose non sono andate come io avevo immaginato va bene uguale...anzi, forse è anche meglio.

Considero il blog una specie di diario segreto dove annotare quello che mi accade o semplicemente quello che mi passa per la testa, per questo scrivo anche solo delle semplici riflessioni, e il fatto che dall'altra parte possa esserci qualcuno che legge un pò mi diverte, un pò mi imbarazza e un pò mi inorgoglisce perchè credo che altri possano ritrovarsi nelle mie parole. 
O almeno lo spero.

[Nella foto postata uno scorcio della splendida Cullera, paesino in provincia di Valencia in cui sono stata qualche giorno fa. 
La Spagna è una terra calda e bellissima che sento profondamente mia...un giorno magari scriverò anche di questo].


"Così aprì il baule, abbracciò la chitarra e provò il primo accordo. In quel momento capì che per sapere se un sogno è giusto bisogna prima rinnegarlo, affinché la vita te lo restituisca per sempre con una rivelazione improvvisa."

(L'Ultima riga delle favole, Massimo Grimellini)

giovedì 30 giugno 2016

La mia mini Craft Room










Finalmente rieccomi!
Come dico sempre la giornata dovrebbe essere fatta di 50 ore per riuscire a fare tutto quello che vorremmo, ma purtroppo non è così e allora è necessario adeguarsi.

Lavoro sempre per Zenzero e Vaniglia anche quando non sono presente sul blog o sui vari social...anzi è proprio nei periodi di assenza che la creatività si fa sentire maggiormente per cui mi tocca organizzare le idee e capire come riuscire a realizzarle.

In questo ultimo mese ho cercato di mettere in atto una cosa che mi frullava in mente già da un pò e cioè imparare ad usare la macchina da cucire e provare a  sistemare (parola grossa per me che sono caotica e disordinata) tutte le mie cose in un angolo di casa, in modo da riuscire ad avere uno spazio tutto per me, dove progettare, sognare e realizzare...

Alla fine ci sono riuscita e posso finalmente mostrarvi la mia piccola Craft Room
E' una Craft Room allo stato assolutamente embrionale, basta fare un giro in rete per trovarne di meravigliose, super colorate, con la luce giusta e tutto a portata di mano, perfettamente organizzate. 

Il mio micro angolo è ancora tutto da allestire e organizzare ma ne vado fiera.





La cosa che più mi ha reso felice è stata riuscire a rimettere in funzione questa vecchia macchina da cucire e ridarle nuova vita dato che era inutilizzata da anni. 
Con i consigli preziosi di chi l'ha fatta funzionare in passato sono riuscita a imparare le basi e le nozioni fondamentali del cucito e pian pianino stanno venendo fuori delle cose carine.

C'è ancora tanto da fare e tanto da imparare ma so di potercela fare.

Riuscire a creare dal nulla qualcosa che esiste solo nella tua testa rimane per me una delle cose più belle e affascinanti.

A volte mi chiedo perchè mi sono appassionata all'handmade così tardi...se avessi scoperto prima questa mia inclinazione avrei potuto fare delle scelte diverse già in passato...non trovo mai una risposta a questa domanda ma ogni volta che me la faccio giungo alla stessa conclusione: evidentemente doveva andare così, la passione è sorta in me quando meno me lo aspettavo, è stata lei a scegliere me, non il contrario.

E devo dire che sono felice così.

Il cappello sulla scrivania ha uno scopo puramente decorativo, sta aspettando di essere indossato per essere portato un pò in giro...penso proprio che a breve lo accontenterò, un giretto al mare è quello che serve per rilassarsi e trovare la giusta ispirazione per nuove creazioni.... stay tuned, presto vi aggiornerò (almeno spero)!


lunedì 30 maggio 2016

Craftiamo, parte prima!








Il mood del lunedì è " Datemi un caffè per favore, non una tazza, una moka possibilmente!", e così, con la  mia moketta accanto al pc vi racconto come è andato il primo incontro di Craftiamo, tenutosi a Bologna Fiere lo scorso sabato.

Craftiamo è un progetto pensato per noi creative, per aiutarci a far crescere la nostra attività handmade dandoci la possibilità di approfondire alcuni aspetti che risultano spesso problematici da gestire. 
Fotografare le creazioni, gestire i social e i vari shop on line, conoscere le dinamiche fiscali che stanno dietro a quest'attività (e che non sono affatto un aspetto marginale) sono tutte questioni che interessano la maggior parte delle creative ma che molto spesso non vengono illustrati a dovere lasciandoci nel caos più totale.

Così quando ho letto la locandina sulla pagina facebook de "Il mondo Creativo - salone dell'hobbistica creativa" non ci ho pensato su due volte e ho preparato le valigie. 
E devo dire che ho fatto veramente bene!


 Ad accoglierci Valentina Bertocchi (le Idee della Vale), Federica Campanaro (Fii design), Alice Giuliani e Chiara Bacchelli che è stata la nostra maestra per un giorno.






La prima è stata una lezione base di fotografia, croce e delizia di ogni creativa! Non tutti forse sanno che passiamo più tempo a fotografare le nostre creazioni che a fare vita sociale, e per ogni foto pubblicata ce ne sono altre mille scattate e SCARTATE! 
Chiara è stata bravissima a spiegare e ad illustrarci alcune tecniche basilari (che io non conoscevo affatto) e che metterò in pratica al più presto.
Ero talmente presa ed interessata all'argomento che quando è arrivato il momento di andar via ero quasi triste.

La mattina è volata tra chiacchiere, foto, caffè e biscotti, ascoltare le esperienze delle altre ragazze con le quali condivido questa sfrenata passione per l'handmade è stato bellissimo e mi ha motivato ancor di più ad andare avanti e a non mollare, anche se la strada sembra essere in salita. 



Ora attendo con ansia i prossimi incontri...e nel frattempo mi dedico ai miei piccoli progetti.

"Pensare in grande essendo a little"
E' questo che c'è scritto sulla shopper che ci hanno gentilmente regalato le organizzatrici di questo evento insieme ad altri piccoli e deliziosi gadgets... con questo motto inizio la mia settimana...

A presto!


giovedì 26 maggio 2016

La terapia del cucito creativo




       



A dire il vero avrei voluto scrivere un altro post. 
Chi mi segue da un pò sa che mi sto appassionando alla calligrafia e la mia ultima (folle) trovata è stata quella di voler realizzare dei piccoli timbri handmade per poter completare e dare un tocco in più ai lavori che realizzo.

Ma ho deciso di rinviare il post sui timbri per parlare invece di ciò che tiene impegnate la mia mente e le mie mani per la maggior parte del tempo e cioè il cucito.

Se appena un anno fa mi avessero detto che sarei stata capace di realizzare qualcosa con ago e filo mi sarei messa a ridere a crepapelle. Non ho mai attaccato neanche un bottone, figuriamoci se sarei stata in grado di tirar fuori addirittura un piccolo oggetto finito da un semplice pezzo di stoffa. 
E invece è successo! Con il feltro e il pannolenci è stato amore a prima vista, e gli oggetti che ho man mano creato si sono con il tempo migliorati. Certo non sono perfetti, e dietro ogni singolo oggetto finito ci sono infinite prove...cucio, scucio, poi ricucio, metto un nastrino, poi lo tolgo poi ce lo rimetto di un altro colore...insomma un gran casino! E mi ritrovo con la stanza piena di stoffe, nastri, aghi, rocchette di cotone e colori dei quali però non credo di riuscire più a fare a meno...è diventata una sorta di dipendenza.

Ciò che mi sta prendendo più la mano è la creazione di piccole bomboniere dedicate ai bambini, nascite, battesimi, compleanni ecc. che mi piace confezionare in maniera diversa dal solito, non necessariamente utilizzando i soliti veletti. 
Trovo che impacchettare il tutto con glassine o sacchetti di carta sia davvero il massimo perchè è lì che la fantasia può trovare massimo sfogo.








Ma la mia testa (e chi mi conosce lo sa, soprattutto il mio ragazzo che verrà fatto santo prima o poi per l'infinita pazienza che ha con me) non riposa mai...e mi balenano per la mente idee bellissime...
Tutto ciò che è nella mia testa prima o poi riesco a crearlo, forse adesso ci vorrà un pò di più, il progettino è alquanto ambizioso per le mie capacità ma spero di farcela...
Non vi racconto nulla però...cerco prima di capire se ce la posso fare!

Intanto vi lascio spiegando il titolo del post.
Da quando ho iniziato a creare la mia vita ha preso una piega differente, prima mi affannavo nella ricerca di qualcosa che non so se mai arriverà, un lavoro, una stabilità economica, un giusto riconoscimento dopo anni di studio, e il fatto di non riuscire a trovarlo mi angosciava profondamente. 
Era per me fonte di stress e di malessere, le mie giornate erano grigie e non vedevo soluzioni, la passione per l'handmade mi ha salvata, se così si può dire, mi ha fatto capire ciò che davvero mi piace fare ( e giuro che mai avrei pensato a questo) mi ha riempito la vita senza che nemmeno me ne accorgessi.
Certo i problemi continuano ad esserci, le ricerche non finiscono mai ma, se posso dire la mia, cercate di dedicare un pò di tempo alle vostre passioni, a godere delle piccole, piccolissime cose che la vita ci offre, non rendiamoci schiavi di un sistema che ci vuole infelici e arrabbiati con il mondo.

La mia terapia è stata il cucito e la scoperta del mondo del fatto a mano che è diventato indispensabile per me, ognuno cerchi la propria, e una volta trovata godete di essa, le vostre giornate saranno migliori!

lunedì 16 maggio 2016

Godiamoci le piccole cose






Un post veloce per augurare a tutti un buon inizio settimana!

I miei esercizi di calligrafia continuano e stamattina volevo condividere con voi questa frase che è un pò quello che tutti dovremmo ripeterci più spesso.

Una tazza di caffè,
camminare in riva al mare,
goderci una giornata di sole,
passare del tempo con chi amiamo,
fare ciò che ci rende felici,
sorridere più spesso...

Sono piccole le cose di cui dovremmo godere, ma sono queste che, se davvero apprezzate, sapranno condurci alla felicità.

Sono presa anche io spesso dallo sconforto, la vita di tutti i giorni mi travolge con i suoi problemi e i suoi ritmi frenetici ma sempre più spesso mi sorprendo a pensare e a riflettere su ciò che davvero vorrei... 
Vorrei poter vivere facendo ciò che amo, credo che lo vorremmo tutti... ma non è semplice, non lo è affatto, e anche emergere nel mondo dell'handmade è qualcosa che richiede tempo, costanza, sacrificio e formazione.

Mi piace però trascorrere le mie giornate tra stoffe, carte e colori, scrivendo, progettando, cucendo e disfacendo...è qualcosa che mi rende viva, e che spero di riuscire a portare avanti...

Sono grata per aver intrapreso questo percorso che non so dove mi porterà, ma io intanto vado avanti, la vita è bella perchè ci sorprende sempre e allora lasciamoci sorprendere e godiamoci le piccole cose!

martedì 10 maggio 2016

Handlettering, una nuova passione.





Finalmente riesco a scrivere questo post sulla calligrafia! 
Lo aspettavo da tanto...
Forse vi starete chiedendo cosa c'entra l'handlettering con il mondo del fatto a mano, in effetti me lo sono chiesta anche io e ho indugiato a lungo prima di iniziare a pensarci un pò più seriamente.

 Scrivere mi è sempre piaciuto, da ragazzina ho avuto milioni di diari segreti che tenevo gelosamente custoditi nei cassetti della biancheria, profumavano di lavanda e ci scrivevo su qualunque cosa...poi sono cresciuta ma di scrivere non ho mai smesso. 
Un diario ce l'ho ancora, raramente racconto cose che riguardano la mia vita, più che altro ci annoto frasi o poesie che leggo qua e là e che mi piacciono particolarmente, che in un modo o nell'altro sento mie.

Quando mi sono affacciata all'handmade mi si è aperto un mondo fatto di cose meravigliose, non solo stoffe e nastri ma anche colori, carta, legno, fil di ferro, materiali improbabili che, in mani esperte, prendevano forma, mi veniva voglia di provare e sperimentare praticamente tutto e ho così scoperto, (con mio grande stupore) che il cucito creativo mi appassionava tantissimo, soprattutto quello dedicato e ispirato al mondo dei bambini. 

Per completare i miei lavori però mi serve scrivere, personalizzare un oggetto con la scritta "fatto a mano" o "handmade"  o con una dedica vera e propria gli dà inevitabilmente quel tocco in più...e così ho iniziato a cercare o a creare delle tag carine che completassero le mie piccole creazioni e questo mi ha inevitabilmente rimandato all'universo sconosciuto (e affascinante) dell'handlettering.

La scoperta del Blog di Chiara Bacchini http://www.ilcastellodizucchero.net/ ha poi fatto il resto...mi sono ritrovata dal leggere i suoi post sulla calligrafia ad esercitarmi con le lettere dell'alfabeto come se fossi tornata alle elementari.

E questo è stato il risultato









Sono ancora lontana dall'utilizzare il pennino e l'inchiostro, ma mi sono cimentata con acquerelli e pennello e l'ho trovato divertentissimo.

E' una pratica che richiede tanto tempo e anche tanta dedizione ma mi piace moltissimo, soprattutto mi rilassa ed è molto più complessa di quanto si possa immaginare.

Spero a breve di poter seguire qualche workshop di calligrafia e più in là, perchè no, mi piacerebbe frequentare un corso vero e proprio...per il momento sono solo intenzioni ma già qualche piccolo progetto interessante mi frulla nel cervello... 

Vi tengo aggiornati, torno alla mia vita abbastanza incasinata e disordinata dove però c'è sempre posto per qualcosa di nuovo e interessante!

A presto

lunedì 11 aprile 2016

Handmade....questo simpatico sconosciuto













- "Che carino!!"

-"Grazie, (sorrido soddisfatta) è fatto a mano"

-" Wow, sei brava!"

Arrossisco, e penso "sì...forse non sono poi così male"

"E quanto costa?"

Ecco, a questo punto, quando mi viene fatta questa domanda il PANICO!

Come fare a racchiudere in una cifra il valore che per te ha quell'oggetto?
Certo, bisognerebbe innanzitutto fare una lista dei costi sostenuti per realizzarlo...e già qui ci sarebbero fiumi di parole da scrivere. 

Ci sono diversi materiali di diverse qualità, una stoffa pagata 20 euro al metro non è uguale ad una pagata 5, un nastrino in satin non ha la stessa resa di uno comprato al negozio dei cinesi. 
Ci sarà una qualche differenza tra un bottone che costa 50 cent, comprato in merceria (di quelle piccole, storiche, che si trovano in città dove ci trovi il proprietario che ti parla, ti consiglia, che fa questo da una vita e che dà la metà di ciò che guadagna allo stato per poter ancora tenere aperto il suo negozio) e i lotti da 100 bottoni che costano 2 euro!

Differenze ce ne sono, ve lo assicuro, e si notano...ma il valore di un oggetto handmade non sta solo in questo (purtroppo o per fortuna).

Dietro ogni oggetto c'è una persona, con i suoi limiti e le sue qualità.
Ci sono ore spese a pensare, a creare, a fare, a disfare.
Ci sono ansie, paure, incertezze, a volte grandi soddisfazioni. 
Quando guardi qualcosa che sai essere stato creato dal nulla, che qualche ora prima non esisteva se non nella tua testa, ti senti un pò come una bambina la notte di Natale davanti al regalo che ha atteso tutto l'anno.
Ci sono le parole di chi sembra aver ottenuto tutto dalla vita che risuonano nella tua mente come un fastidioso ronzio...
"ma guarda questa che si è messa a fare...ma perchè non va a lavorare?!?"
"sì, carini sti cosi...ma che ci vuole, saprei farli anche io"
"ma è matta?? 5 euro per questo coso?"
"va bè, sai, lei è un pò strana...le piacciono tutte ste cose creative...contenta lei"
(il fatto di essere considerata strana o matta devo dire che però non mi dispiace, mi genera un certo stato di benessere, una sorta di soddisfazione, non mi chiedete perchè...)
Ci sono i tuoi conflitti interiori, e devi combattere tutti i giorni con la parte di te che dice "ma che cavolo stai facendo?" e quella che ti sussurra " vai avanti, credici, forse ce la puoi fare".
Ci sono le frustrazioni che provi quando guardi la tua creazione e pensi "ok, questo fa veramente schifo" e allora la distruggi, ti innervosisci, chiudi tutto in una scatola (anche i tuoi progetti) e pensi ad altro, fino a quando una nuova idea creativa non ti salta nel cervello e tu non puoi tenere ferme le tue mani.

Sì, dietro una piccola cosa che per molti è priva di valore c'è tutto questo, che non ha un prezzo.

E' facile dire "è fatto a mano", è difficile capirne il senso.

Molte si affacciano a questo mondo per caso, per gioco, per curiosità. 
Per alcune rimane un hobby, per quelle fortunate diventa un lavoro, per altre inizia ad essere quasi un'ossessione...
 E quando arriva l'ossessione sei finita, perchè il mondo dell'handmade è fatto di tante, tantissime cose, tutte bellissime ma dietro ognuna di queste c'è ricerca, costanza, pazienza, lavoro, e tu ti ritrovi in questo vortice senza neanche sapere bene com'è che ci sei finita dentro...ma ormai ci sei, e ti piace, e ci pensi, e pensi che potrebbe diventare qualcosa di più.

 L'Handmade resta così simpaticamente sconosciuto ai più perchè è un mondo troppo vasto, che deve entrarti dentro per riuscire davvero a comprenderlo. 

 Tornando alla domanda iniziale: "quanto costa?" beh, non saprei dare una risposta...ha prezzo un sogno, un progetto? 

Einstein diceva "la mente che si apre ad una nuova idea non torna mai alla dimensione precedente"
Da blogger (parolona), creativa, disoccupata, persona alla ricerca della propria strada posso solo dire che è la pura verità...e allora apro la mia mente a tante nuove idee, senza sapere dove tutto questo mi porterà...mi lascio condurre, da qualche parte arriverò...credo, spero!


n.b. la foto con la scritta Handmade è presa dal Blog di Chiara Bacchini http://ilcastellodizucchero.blogspot.it/ uno dei blog più belli e interessanti presenti attualmente sul web a mio avviso.

© Zenzero e Vaniglia - handmade
Maira Gall