giovedì 26 maggio 2016

La terapia del cucito creativo




       



A dire il vero avrei voluto scrivere un altro post. 
Chi mi segue da un pò sa che mi sto appassionando alla calligrafia e la mia ultima (folle) trovata è stata quella di voler realizzare dei piccoli timbri handmade per poter completare e dare un tocco in più ai lavori che realizzo.

Ma ho deciso di rinviare il post sui timbri per parlare invece di ciò che tiene impegnate la mia mente e le mie mani per la maggior parte del tempo e cioè il cucito.

Se appena un anno fa mi avessero detto che sarei stata capace di realizzare qualcosa con ago e filo mi sarei messa a ridere a crepapelle. Non ho mai attaccato neanche un bottone, figuriamoci se sarei stata in grado di tirar fuori addirittura un piccolo oggetto finito da un semplice pezzo di stoffa. 
E invece è successo! Con il feltro e il pannolenci è stato amore a prima vista, e gli oggetti che ho man mano creato si sono con il tempo migliorati. Certo non sono perfetti, e dietro ogni singolo oggetto finito ci sono infinite prove...cucio, scucio, poi ricucio, metto un nastrino, poi lo tolgo poi ce lo rimetto di un altro colore...insomma un gran casino! E mi ritrovo con la stanza piena di stoffe, nastri, aghi, rocchette di cotone e colori dei quali però non credo di riuscire più a fare a meno...è diventata una sorta di dipendenza.

Ciò che mi sta prendendo più la mano è la creazione di piccole bomboniere dedicate ai bambini, nascite, battesimi, compleanni ecc. che mi piace confezionare in maniera diversa dal solito, non necessariamente utilizzando i soliti veletti. 
Trovo che impacchettare il tutto con glassine o sacchetti di carta sia davvero il massimo perchè è lì che la fantasia può trovare massimo sfogo.








Ma la mia testa (e chi mi conosce lo sa, soprattutto il mio ragazzo che verrà fatto santo prima o poi per l'infinita pazienza che ha con me) non riposa mai...e mi balenano per la mente idee bellissime...
Tutto ciò che è nella mia testa prima o poi riesco a crearlo, forse adesso ci vorrà un pò di più, il progettino è alquanto ambizioso per le mie capacità ma spero di farcela...
Non vi racconto nulla però...cerco prima di capire se ce la posso fare!

Intanto vi lascio spiegando il titolo del post.
Da quando ho iniziato a creare la mia vita ha preso una piega differente, prima mi affannavo nella ricerca di qualcosa che non so se mai arriverà, un lavoro, una stabilità economica, un giusto riconoscimento dopo anni di studio, e il fatto di non riuscire a trovarlo mi angosciava profondamente. 
Era per me fonte di stress e di malessere, le mie giornate erano grigie e non vedevo soluzioni, la passione per l'handmade mi ha salvata, se così si può dire, mi ha fatto capire ciò che davvero mi piace fare ( e giuro che mai avrei pensato a questo) mi ha riempito la vita senza che nemmeno me ne accorgessi.
Certo i problemi continuano ad esserci, le ricerche non finiscono mai ma, se posso dire la mia, cercate di dedicare un pò di tempo alle vostre passioni, a godere delle piccole, piccolissime cose che la vita ci offre, non rendiamoci schiavi di un sistema che ci vuole infelici e arrabbiati con il mondo.

La mia terapia è stata il cucito e la scoperta del mondo del fatto a mano che è diventato indispensabile per me, ognuno cerchi la propria, e una volta trovata godete di essa, le vostre giornate saranno migliori!

Nessun commento

Posta un commento

© Zenzero e Vaniglia - handmade
Maira Gall