martedì 8 novembre 2016

"La creatività richiede coraggio"





Ci ho messo tempo a scrivere questo post perchè non riuscivo a trovare un titolo adatto nè tantomeno un contenuto che potesse risultare accattivante per chi avrà la bontà di leggerlo. 

Se hai un blog il minimo che ti si possa chiedere è di non annoiare i tuoi lettori, e io ogni volta che scrivo ho sempre il timore di risultare ripetitiva o logorroica o troppo pesante. 

Mi chiedo a chi possa interessare il fatto che io abbia finalmente iniziato il mio corso di sartoria in un Istituto di moda, e ancor di più chi mai potrà trovare piacevole leggere di questa mia nuova esperienza. 

La risposta è non lo so. 

Il mio blog nasce fondamentalmente per il bisogno di raccontarmi e di raccontare la storia di Zenzero e Vaniglia che sta crescendo un pò alla volta insieme a me, così mi sono detta che non potevo non parlare di questa ulteriore tappa del mio cammino. 

Non entrerò nel dettaglio, non vi parlerò di tutto il sonno perso per poter prendere questa decisione, tralascerò le varie crisi esistenziali in cui mi sono imbattuta negli ultimi mesi, vi dico solo che l'occasione di questo corso mi si è presentata per puro caso ma poi la decisione di frequentarlo è stata il frutto di una scelta convinta.

Chi mi legge e segue da un pò sa che ho iniziato a cucire quasi per gioco meno di un anno fa, feltro e pannolenci non sapevo neanche cosa fossero, inorridivo al solo pensiero di attaccare un bottone, non avevo mai toccato una macchina da cucire, per me era solo un accessorio presente a casa di mia nonna, molto bello eh, l'ho sempre trovato affascinante ma, appunto, un arnese da decoro, testimonianza di un tempo passato e molto lontano che non mi apparteneva affatto (o almeno così credevo)

Poi, magicamente, mi sono avvicinata ad ago e filo, e con mia grande sorpresa ho scoperto di avere anche una certa propensione per quest'attività manuale lontana anni luce dalla mia vita.

Ho deciso che se volevo davvero essere presa sul serio e trasformare questa mia passione in qualcosa di più avrei dovuto formarmi, studiare e non dare troppa retta alla mia vocina interiore che continuamente mi diceva "devi essere impazzita"!!! 

Magari far prevalere la parte di me che invece ha creduto in questo progetto sin dall'inizio. (Magari)







E così ho fatto.

Scrivendo, credo di aver trovato anche una risposta alla mia domanda iniziale: a chi potrebbe mai interessare il fatto che io abbia iniziato questo corso? 

Forse a tante che, come me, hanno intrapreso un percorso diverso da quello che avevano immaginato per la loro vita, a chi tra mille dubbi e perplessità sta pensando di dare una svolta e una mattina si alza pensando "Ok, lo faccio", la mattina dopo si alza pensando "Ieri dovevo essere ubriaca". 

Ecco, se siete in questa situazione, non vi preoccupate, è tutto normale, siete sulla via del cambiamento...non vi dirò di seguirla ad ogni costo, anzi vi suggerisco di ponderare bene la situazione ma non escludetela a priori solo perchè non sapete dove vi porterà...

Di certo non so dove mi porterà la mia di strada, magari la destinazione sarà bellissima, magari no, io però ho deciso di seguirla.

"La creatività richiede coraggio" diceva Matisse. 
Credo avesse ragione








La prima immagine riporta una pagina del libro "la Modellistica dell'abbigliamento - vol.1"
La dedica è della Prof.ssa Maria Paola Monti, fondatrice della prima scuola di moda dalla quale è poi scaturito e si è evoluto l'attuale Istituto Modartech di Pontedera.

Nella seconda e nella terza foto una macchina da cucire e una taglia e cuci presenti all'interno della scuola (insieme a tante altre meraviglie che evito di fotografare per il momento, non vorrei essere considerata completamente fuori di testa!)



venerdì 14 ottobre 2016

Perchė Zenzero e Vaniglia?




Qualche settimana fa ho scoperto una bravissima crafter che fa delle cose davvero carine con il feltro, sto parlando di Adriana, ideatrice di Nymeria •feltro handmade• http://nymeriafeltrohandmade.blogspot.it/?m=1

Sul suo blog ha pubblicato un post in cui spiegava il perché avesse deciso di chiamare così il suo brand. Subito ho trovato che la cosa fosse molto carina e interessante per chi la segue, così ho pensato che forse avrei dovuto anche io scrivere qualcosa sulle motivazioni che mi hanno spinto a dare questo nome alla mia micro - attività.

In effetti spesso mi chiedono " ma perché Zenzero e Vaniglia ? " 

In realtà non è che ci sia una vera e propria storia dietro, o forse c'è...ma ė semplicemente la mia storia, la storia della mia vita, di quello che mi ha portata fino a qui.
Quando il cucito si ė impossessato di me ( perchė come dico sempre ė stato lui a scegliere me e non il contrario ) e la cosa ha iniziato a farsi più seria, ho capito che avrei dovuto dare un nome a tutto ciò che ormai riempiva le mie giornate. 

Dargli un nome significava dare più concretezza ai miei sogni, ai miei progetti, alle mie ambizioni, doveva però  essere un nome che parlasse di me, dei miei contrasti, delle mie contraddizioni e così ho iniziato a pensare a qualcosa che potesse rappresentarmi e che soprattutto potesse rappresentare il percorso fatto fino a qui.

Lo zenzero e la vaniglia sono ingredienti diversissimi tra loro... 
Lo zenzero ha un sapore acre, piccante, impossibile assaggiarlo in purezza senza che la bocca conservi un brutto sapore per un pó.
La vaniglia ė dolce, ha un profumo inebriante, il suo aroma ti rimanda immediatamente ad atmosfere calde ed esotiche.
Insieme però formano un connubio perfetto.

Ecco, avevo trovato i due elementi che mi rappresentavano alla perfezione. 
In me c'è un pó  di entrambe le cose...hanno trovato un equilibrio e l'uno non prevale sull'altro. 
In più il percorso di vita fatto fino a qui sembra essere la sintesi di due contrasti, scelte difficili, che mi hanno lasciato l'amaro in bocca come fa lo zenzero hanno incontrato con il tempo decisioni più dolci e profumate, proprio come la vaniglia.

E così è nato Zenzero e Vaniglia handmade.

La foto che ho scelto per questo post è la dedica scritta sulla mia tesi di laurea. 

Non ho voluto dedicarla alle persone a me care perché coloro che mi sono stati accanto in quegli anni sanno che quel traguardo è mio quanto loro, ho voluto dedicarla "alla mia rosa", al tempo preso (e non perso) per averne cura e per farla crescere. 

All'epoca credevo che la mia rosa fosse un'altra...oggi so che la mia rosa è  Zenzero e Vaniglia, perché è nata dalla mia testa e dalle mie mani.

"Un ąualsiasi passante crederebbe che la mia rosa assomigli a tutte le altre", ma no...la mia rosa è solo mia!

E voi che mi dite? A qualcuno va di parlare della sua rosa? 
Commentate e scrivete pure, sono curiosa di conoscere le vostre storie!


giovedì 29 settembre 2016

Piccoli progetti crescono.

         




Qual è la cosa che mai avrei pensato di fare quando ho iniziato il mio viaggio nel mondo dell'handmade? Sicuramente studiare!
Non che la cosa mi spaventi eh, dopo l'esame di diritto privato penso si possa studiare qualunque cosa, solo che non immaginavo che dietro un'attività manuale, dietro un piccolo brand ci fosse anche una formazione più  o meno complessa.

Sono convinta che per poter fare la differenza in qualunque settore sia necessario approfondire le proprie conoscenze, studiare, cercare  nuovi stimoli e questa mia convinzione sta alla base della decisione presa un pó di tempo fa di seguire un corso professionale di sartoria. Ma di questo vi parlerò nei prossimi post.

Oggi vorrei parlare d'altro e condividere con voi alcune delle cose scoperte nelle ultime settimane. 

Navigando nel mare immenso del fatto a mano mi sono imbattuta, per puro caso, nei siti di Gioia Gottini ( http://gioiagottini.com) e di Francesca Baldassarri (http://francescabaldassarri.blogspot.it/) ed è stato amore a prima vista! 

Gioia e Francesca sono delle coach, aiutano piccole crafter e artigiane a far crescere le loro attività handmade. 
Gioia, coltivatrice di successi, ti mette di buon umore già solo a leggerla, una volta trovata è impossibile da lasciare. Francesca è lei per prima una crafter quindi sa bene cosa si prova a mettersi in gioco, conosce le paure, le speranze e i sacrifici di chi cerca di emergere in questo mondo bellissimo ma complicato del fatto a mano, per questo mi sono fidata di lei e del suo e Book.

E così, dopo aver capito che esistono concetti di fondamentale importanza dai quali non si può prescindere in un'attività handmade di successo ( es. Target, personal branding, business plan ) e dei quali, francamente, non conoscevo nemmeno l'esistenza mi sono detta che era giunto il momento di rimettermi sui libri. 





 Questa volta con altre aspettative, altri sogni, altre speranze ma con lo stesso impegno e la stessa voglia di fare e con una consapevolezza in più : se credi in te stessa ce la puoi fare.

Grazie a Gioia e a Francesca che hanno (inconsapevolmente ) contribuito a questa mia nuova sicurezza. 

Fate un giro nei loro blog, ne vale davvero la pena!




domenica 4 settembre 2016

Settembre non ti temo



Settembre è  il mese dei bilanci, si sa.
 È  un po  come capodanno, o come il giorno del compleanno,  si pensa alle cose fatte, a quelle da fare, a quelle rimandate e, inevitabilmente  un po di ansia arriva. 

Sarà  che ci portiamo  dietro i ricordi della  nostra infanzia, a settembre  si ritornava a scuola, e per questo non ci era proprio simpatico. 
Con il tempo le cose non sono cambiate molto,  almeno per me, dopo la scuola c'è stata l'università,  e settembre  è  diventato  il mese di recupero degli  esami che non si riuscivano a dare a luglio, per cui l'estate è  diventata  ancora più  breve e dopo ferragosto si ritornava sui libri nonostante  i 1000 gradi all'ombra e le continue tentazioni in agguato.

Pian piano ho imparato però  a gestire  la situazione , sarà  che dopo i trenta si è  più  maturi (almeno così dicono ) 

Quando settembre arriva,  per non farmi prendere dal panico penso che Natale è  dietro l'angolo. ..in questo modo l'angoscia per settembre mi passa e mi arriva quella ben più  pesante di Dicembre, mese in cui inizi a pensare che un altro anno è  passato, che devi assolutamente comprare la crema antirughe e che il ticchettio del tuo orologio biologico si fa sempre più  insistente (complice in questi giorni anche la  simpaticissima campagna del fertility day che ci ha messo tutti di  un umore!)

Per fortuna sono una creativa, e la creatività credetemi, aiuta moltissimo!
Bisogna sempre portarsi avanti con il lavoro perché  il fatto a mano richiede tanto tempo, e così  nei miei pensieri ci sono già  i progetti futuri che tengono impegnati mani e mente e non mi permettono di farmi prendere da ansie, angosce  e pensieri negativi! 

Perciò  "keep calm and think positive", questo è  il mood del mese, cercate di adottarlo anche voi!

Prima di lasciarvi vi ricordo che con Zenzero e Vaniglia ho preso parte ad un'asta di solidarietà  organizzata da #creareperricostruire, una bellissima  iniziativa nata per aiutare le popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto dello scorso 24 agosto. All'asta i miei elefantini portachiavi



 Vi lascio il link nel quale ci sono tutte le spiegazioni per poter partecipare, avete tempo fino alla mezzanotte di oggi per offrire il vostro contributo.
  Siate generosi e buon settembre a tutti!

giovedì 4 agosto 2016

Riflessioni d'estate

                                                     



                                             


Devo aver letto da qualche parte che percorsi poco lineari portano (in genere) a risultati di successo.
Beh, se così fosse ci sono discrete probabilità di realizzare qualcosa di buono! 

Diciamo che di lineare nella mia vita c'è davvero molto poco, basti pensare che mi sono laureata in giurisprudenza pur essendomi poi categoricamente rifiutata di intraprendere il percorso "normale" che tutti (o quasi tutti) i neolaureati percorrono dopo aver finito l'università, e cioè pratica forense e esame di stato (sorvolerò sulle dinamiche a dir poco aberranti di entrambe le esperienze, per fortuna vissute solo di riflesso grazie ai racconti delle mie amiche).

Vi starete chiedendo allora perchè mi sono iscritta proprio a legge con milioni di altre facoltà esistenti, sì, ve lo state chiedendo...è la domanda che mi viene fatta più di frequente dopo "mi ripeti il tuo nome per favore?" quando mi presento a persone nuove.

La verità è che non lo so bene neanche io, mi piaceva l'idea di poter studiare qualcosa che, in fondo, fa parte della nostra quotidianità...il diritto sembra una cosa lontana, astratta, ma alla fine è molto più vicino a noi di quanto non pensiamo. 
Ai tempi (che mi sembrano ormai lontanissimi) dei miei esami di diritto penale, diritto privato ecc.ecc. mai avrei pensato di ritrovarmi un giorno ad appassionarmi a qualcosa di manuale. 

Mai e poi mai. Giuro.

Mi immaginavo in qualche bell'ufficio, ad avere degli orari standard e uno stipendio sicuro a fine mese, magari con 2 o 3 figli e un bel marito al seguito.

E invece no, neanche nella mia vita privata ho mai seguito nulla di lineare, per niente proprio direi. Ho percorso strade sbagliate, sentieri al contrario, mi sono persa e ritrovata più volte ma ora, con il senno di poi, posso dire che è stato tutto molto bello e oggi sono contenta di quel che è stato e di quel che sono.

Mai nella vita avrei pensato che mi sarei un giorno approcciata al mondo dell'handmade e del cucito, ancora meno immaginavo che avrei meditato a lungo sull'ipotesi di seguire un corso professionale per potermi migliorare e apprendere tutto ciò che da autodidatta non riesco più ad imparare.

E' questa l'idea che mi balena in mente già da un pò e che mi sta portando a fare scelte e a prendere decisioni che meno di un anno fa non avrei neppure preso in considerazione.

Questi i miei pensieri e le mie riflessioni nei giorni caldi di un' estate che mi ha regalato piccole, piccolissime soddisfazioni senza le quali però non avrei mai avuto la spinta per guardarmi intorno e per credere di poter andare un pò più in là...e provare...e forse osare, un pò...solo un pò, quel tanto che basta per permettere a me stessa si sentirsi ancora un pò in bilico tra sogno e realtà, per ricordare alla ragazza che ero ai tempi dell'Università che se anche le cose non sono andate come io avevo immaginato va bene uguale...anzi, forse è anche meglio.

Considero il blog una specie di diario segreto dove annotare quello che mi accade o semplicemente quello che mi passa per la testa, per questo scrivo anche solo delle semplici riflessioni, e il fatto che dall'altra parte possa esserci qualcuno che legge un pò mi diverte, un pò mi imbarazza e un pò mi inorgoglisce perchè credo che altri possano ritrovarsi nelle mie parole. 
O almeno lo spero.

[Nella foto postata uno scorcio della splendida Cullera, paesino in provincia di Valencia in cui sono stata qualche giorno fa. 
La Spagna è una terra calda e bellissima che sento profondamente mia...un giorno magari scriverò anche di questo].


"Così aprì il baule, abbracciò la chitarra e provò il primo accordo. In quel momento capì che per sapere se un sogno è giusto bisogna prima rinnegarlo, affinché la vita te lo restituisca per sempre con una rivelazione improvvisa."

(L'Ultima riga delle favole, Massimo Grimellini)

giovedì 30 giugno 2016

La mia mini Craft Room










Finalmente rieccomi!
Come dico sempre la giornata dovrebbe essere fatta di 50 ore per riuscire a fare tutto quello che vorremmo, ma purtroppo non è così e allora è necessario adeguarsi.

Lavoro sempre per Zenzero e Vaniglia anche quando non sono presente sul blog o sui vari social...anzi è proprio nei periodi di assenza che la creatività si fa sentire maggiormente per cui mi tocca organizzare le idee e capire come riuscire a realizzarle.

In questo ultimo mese ho cercato di mettere in atto una cosa che mi frullava in mente già da un pò e cioè imparare ad usare la macchina da cucire e provare a  sistemare (parola grossa per me che sono caotica e disordinata) tutte le mie cose in un angolo di casa, in modo da riuscire ad avere uno spazio tutto per me, dove progettare, sognare e realizzare...

Alla fine ci sono riuscita e posso finalmente mostrarvi la mia piccola Craft Room
E' una Craft Room allo stato assolutamente embrionale, basta fare un giro in rete per trovarne di meravigliose, super colorate, con la luce giusta e tutto a portata di mano, perfettamente organizzate. 

Il mio micro angolo è ancora tutto da allestire e organizzare ma ne vado fiera.





La cosa che più mi ha reso felice è stata riuscire a rimettere in funzione questa vecchia macchina da cucire e ridarle nuova vita dato che era inutilizzata da anni. 
Con i consigli preziosi di chi l'ha fatta funzionare in passato sono riuscita a imparare le basi e le nozioni fondamentali del cucito e pian pianino stanno venendo fuori delle cose carine.

C'è ancora tanto da fare e tanto da imparare ma so di potercela fare.

Riuscire a creare dal nulla qualcosa che esiste solo nella tua testa rimane per me una delle cose più belle e affascinanti.

A volte mi chiedo perchè mi sono appassionata all'handmade così tardi...se avessi scoperto prima questa mia inclinazione avrei potuto fare delle scelte diverse già in passato...non trovo mai una risposta a questa domanda ma ogni volta che me la faccio giungo alla stessa conclusione: evidentemente doveva andare così, la passione è sorta in me quando meno me lo aspettavo, è stata lei a scegliere me, non il contrario.

E devo dire che sono felice così.

Il cappello sulla scrivania ha uno scopo puramente decorativo, sta aspettando di essere indossato per essere portato un pò in giro...penso proprio che a breve lo accontenterò, un giretto al mare è quello che serve per rilassarsi e trovare la giusta ispirazione per nuove creazioni.... stay tuned, presto vi aggiornerò (almeno spero)!


lunedì 30 maggio 2016

Craftiamo, parte prima!








Il mood del lunedì è " Datemi un caffè per favore, non una tazza, una moka possibilmente!", e così, con la  mia moketta accanto al pc vi racconto come è andato il primo incontro di Craftiamo, tenutosi a Bologna Fiere lo scorso sabato.

Craftiamo è un progetto pensato per noi creative, per aiutarci a far crescere la nostra attività handmade dandoci la possibilità di approfondire alcuni aspetti che risultano spesso problematici da gestire. 
Fotografare le creazioni, gestire i social e i vari shop on line, conoscere le dinamiche fiscali che stanno dietro a quest'attività (e che non sono affatto un aspetto marginale) sono tutte questioni che interessano la maggior parte delle creative ma che molto spesso non vengono illustrati a dovere lasciandoci nel caos più totale.

Così quando ho letto la locandina sulla pagina facebook de "Il mondo Creativo - salone dell'hobbistica creativa" non ci ho pensato su due volte e ho preparato le valigie. 
E devo dire che ho fatto veramente bene!


 Ad accoglierci Valentina Bertocchi (le Idee della Vale), Federica Campanaro (Fii design), Alice Giuliani e Chiara Bacchelli che è stata la nostra maestra per un giorno.






La prima è stata una lezione base di fotografia, croce e delizia di ogni creativa! Non tutti forse sanno che passiamo più tempo a fotografare le nostre creazioni che a fare vita sociale, e per ogni foto pubblicata ce ne sono altre mille scattate e SCARTATE! 
Chiara è stata bravissima a spiegare e ad illustrarci alcune tecniche basilari (che io non conoscevo affatto) e che metterò in pratica al più presto.
Ero talmente presa ed interessata all'argomento che quando è arrivato il momento di andar via ero quasi triste.

La mattina è volata tra chiacchiere, foto, caffè e biscotti, ascoltare le esperienze delle altre ragazze con le quali condivido questa sfrenata passione per l'handmade è stato bellissimo e mi ha motivato ancor di più ad andare avanti e a non mollare, anche se la strada sembra essere in salita. 



Ora attendo con ansia i prossimi incontri...e nel frattempo mi dedico ai miei piccoli progetti.

"Pensare in grande essendo a little"
E' questo che c'è scritto sulla shopper che ci hanno gentilmente regalato le organizzatrici di questo evento insieme ad altri piccoli e deliziosi gadgets... con questo motto inizio la mia settimana...

A presto!


© Zenzero e Vaniglia - handmade
Maira Gall